IL BUON SAMARITANO!
Suppergiù dieci anni fa.
In una casa bifamigliare, nel salotto, sul divano.
Ligio è con Federica, la sua ragazza.
Hanno da poco finito di guardare un film, ma il discorso intrapreso non ha nulla a che vedere con quello che hanno appena visto in tv.
Federica con la sua voce incredula, leggermente spaventatata chiede nuovamente: “Ma dici sul serio?? Non ci credo è assurdo!”
“Lo so piccola, è pazzesco. Cose dell’altro mondo…”
“Certo però che i tuoi amici son strani forti. Sembrano usciti da una barzelletta!”
“Lo so, lo so ma secondo me, in questo caso, c’è qualcosa sotto. Forse il Crapa stava prendendo troppo per il culo el Vespo per quella vecchia storia della vespa.”
“Povero Crapa…”
Gli sguardi di entrambi fissano il pavimento.
L’atmosfera è tesa, triste e nessuno dei due parla.
Infine Ligio interrompe il silenzio:”Su tesoro, dai. Domani pomeriggio andiamo a trovarlo.”
Il giorno prima.
Crapa ed el Vespo stanno andare a trovare Tommaso, detto Tommy. Un loro amico di vecchia data che si è sposato da poco e sta finendo di costruirsi la casa.
Essendo un muratore quasi tutti i lavori se li sta facendo praticamente da solo e il cantiere sta andando avanti da oltre un anno.
I due arrivano con la fiat Uno turbo del Vespo che nelle sue mani è una bomba ad orologeria più di quanto già non lo sia. Parcheggiano lungo la strada del nuovo quartiere residenziale e si avviano a piedi verso la casa del Tommy.
Dopo dieci metri el Vespo chiede:” Crapa ti ricordi se ho chiuso la macchina?”
“No, non lo so.”
“Merda, vai pure avanti…io torno indietro a controllare.”
Crapa giunge quindi da solo nel ‘giardino’ del Tommy. Praticamente un cantiere aperto. Non un filo di erba ma solo: giaia, badili, betoniera, pezzi di legno, pezzi di piastrelle e quant’altro. Per farla breve, un caos.
Superando i vari ostacoli Crapa arriva alla porta.
Sta per mettersi ad urlare ‘Tommyyy’ ma viene interotto da un leggero fastidio al piede sinistro.
Un sassolino gli entrato nella scarpa e gli fa male sotto il tallone.
Si appoggia quindi con la mano destra alla parete per poi alzare e scuotere la gamba sinistra in modo da far uscire il sassolino senza togliersi la scarpa.
La sua azione, a quanto pare, sta funzionando ma all’improvviso: SBAM!!
Un dolore allucinante all’avvambraccio destro.
Le urla di Crapa si espandono in tutto il cricondario mentre la sua vista si annebbia.
Appena gli ritorna la vista, nota el Vespo dietro di sè con un badile in mano ed un’espessione facciale felice ed orgogliosa.
“Ma che cazzo hai fatto?” gli chiede Crapa mentre si tiene il braccio. Il dolore era tremendo, sempre più forte.
“Ti ho dato una badilata per staccarti dall’elettricità ! Stavi vibrando tutto, avevo paura che stessi morendo fulminato.”
“Ma sei coglione? Stavo solo cercando di toliermi un sasso dalla scarpa! Mi hai rotto un braccio, cazzo!!”
“Eh???” espressione da coglione del Vespo.
“Lasciamo stare, questa me la pagherai più tardi. Adesso portami di corsa al pronto soccorso.”
Due minuti più tardi e la Uno è già sulla statale che sfreccia a tutta velocità .
FINE.