Breve diario (giorno 3)

GIORNO 3 (mercoledì)

Mi sveglio e so già che sta per finire la pacchia.
Passo in bagno, faccio colazione e poi guardo l’ora: sono le 7:50.

Le 24 ore di libertà sono, ahimè, finite!

Da schiavo devoto mi infilo, nuovamente, la cintura di castità e poi vado al lavoro.

La giornata procede con qualche difficoltà.
Non so come mai ma la gabbia sembra più stretta rispetto a due giorni fa.

Forse il mio uccello si era abituato troppo bene e risente dello shock psicologico.

Lavorare con il cazzo ingabbiato è strano. Nessuno sa e/o si accorge della cosa ma tu sai benissimo che tua moglie
ti sta tenendo per le palle.
E’ una presa costante nonostante lei sia distante.

Magari lei sta ancora dormendo eppure mi tiene saldamente per i coglioni.

In certi momenti la cosa mi piace, mi fa pensare più intensamente a lei.
In altri mi crea qualche leggero problema di movimento tipo quando mi devo sedere.

Tutto sommato la giornata passa senza intoppi e alla sera ritorno a casa.

Mentre ceno da solo mi guardo alcune vecchie foto di noi due.
Mi sale un po’ di nostalgia.

Mi manca tanto e non vedo l’ora che ritorni a casa.

Decido di togliermi Game Over solo per farmi la doccia (lei ci tiene alla mia igiene personale😁 )
per poi rimettermela subito dopo.

Adesso vi saluto che è arrivata l’ora di andare a letto.

Ed anche questa è fatta! Vedremo come andrà domani.

Ciaoooo 🙂

FINE.

Ps. Comincio a sentirmi proprio il suo schiavetto casto.

Breve diario (giorno 1)

INTRODUZIONE.

Rieccomi qua miei carissimi amici.


Per questa settimana (poi capirete perchè) ho deciso di tenere un breve diario per raccontarvi di come me la sto ‘spassando’.


Giorno per giorno vi terro’ aggiornati sulla situazione e magari, tempo permettedo, posterò anche qualche disegno.

La mia adorata moglie e padrona è partita oggi e mi ha lasciato a casa da solo.
E’ dovuta partire per lavoro e dovrebbe ritornare sabato, quindi tra una settimana.

Prima di iniziare facciamo, però, un piccolo passo indietro.

L’ultimo mese l’ho passato in castità. A volte indossando per diverse ore l’ormai famosa Game Over ed altre volte senza.
Fatto sta che, cintura o no, sono in astinena da 34 giorni.😢

Se chiedete a mia moglie sono in castità da un paio di giorni o al massimo una settimana, come si sa, le divinità hanno un’altra concezione del tempo e forse lei si basa sul fuso orario di Plutone.🤦‍♂️

Tuttavia, dopo questa lunga castità (‘campo minato & company’ scansatevi proprio) è arrivato il giorno della sua
partenza e non avevo la benchè minima idea di cosa aspettarmi.

GIORNO 1 (lunedì)!

Mi sveglio alla mattina e siamo già daccordo che l’accompagnerò al punto d’incontro dove ci sono i suoi colleghi che l’aspettano per partire.

Premessa: mi ha fatto dormire tutta la notte con la cintura di castità che è una cosa abbastanza rara ed insolita.

Mentre lei finisce di prepararsi io faccio colazione.

Dopo il caffè ricevo qualche ordine di routine: infila questo e quello nella valigia, queste altre cose nella borsetta, controlla che ci sia tutto ecc.

Appena finisco di aiutarla con i preparativi la guardo con aria un po’ triste e leggermente speranzosa.

Lei mi mostra la chiave magica. Quella di Game Over.

Poi dice: “Bene cucciolo mio, mi sa che è arrivato il momento di liberarti.”

Rispondo fiducioso e felice: “Eh si, credo che non sia una brutta idea.”

Lei, però, continua: “Certo anche perchè non potresti resistere un’intera settimana ingabbiato.”

Ed a questo punto arriva la mia malsana risposta: “Beh oddio…”

Lei, con un tono premuroso: “Ma devi anche andare al lavoro, guidare, dormire.”

Senza rendermene conto mi do una zappata sui piedi (anche se sarebbe più oppurtuno dire coglioni) e rispondo:

“Si ok ma è una cintuara di castità abbastanza comoda e poi, in caso di emergenza, c’è sempre l’altra chiave. Quella sigillata nella busta.”

Ecco, appunto. Masochismo puro mescolato con un alto tasso di coglionaggine.

Lei: “Ah si è vero!” poi, sorridendo e sventolandomi la chiave davanti agli occhi “Allora questa me la porto via io!”

Me ne esco con un semplice: “Si certo, va benissimo.”

Dopodichè lei conclude: “Ottimo! Adesso vai pure a caricare le valigie che poi mi farai da schiavo autista.”

Obbedisco e mentre l’accompagno in macchina mi sento un po’ confuso.

Non so se è lei che mi ha convinto a rimanere ingabbiato e se sono io che ho convinto lei.

Forse ha fatto leva sul mio orgoglio da marito sottomesso con quel ‘non potresti resistere’.

Forse sono io che mi sono lasciato inchiappettare da questa nuova sfida.
Sei giorni di fila indossando Game Over?
Qui si passa di livello.
Siamo su un terreno nuovo, tipo castità forzata 2.0.

Comincio un po’ a preoccuparmi e sono solo al primo giorno.😯

FINE.

PS. Per la cronaca. Dopo aver accompagnato la mia Padrona sono andato al lavoro.
Un disastro! Non tanto per la cintura ma perchè, oltre ad essere il classico lunedì di merda c’erano un macello di lavoro da fare ed ho dovuto fare anche due ore extra.
Ho pensato: ottimo, cominciamo proprio bene.

Che la mia Dea mi aiuti durante questa settimana.🤞

Game over 2.0 (seconda parte)

…prima di riaddormentarsi mi dice: “Bene schiavetto, adesso puoi andare e buon lavoro. Coglione!”

Ecco queste sono state le ultime parole prima che uscissi.

Quale miglior modo di iniziare la settimana? E’ lunedì mattina e sto andando al lavoro con l’uccello ingabbiato.

Che figata!

La mia sede non è molto lontano e di solito ci vado in bici per evitare il traffico e soprattutto per lasciare la macchina a lei, nel caso le servisse.

Scopro che pedalare indossando la cintura di castità non è per niente facile.

Devi stare con il bacino tutto in avanti o tutto indietro altrimenti ti triti le palle.

Provo inizialmente con il culo sulla punta della sella. Sembro una tartaruga rincoglionita amante della sodomizzazione.
Procedo a due all’ora ed, oltre ad essere ridicolo, sono stra-scomodo.

Decido di spostare il peso tutto all’indietro.

La situazione migliora drasticamente ma devo tenere le gambe più larghe.
Forse sembro ancora un idiota ma almeno corro più veloce e mi sento abbastanza a mio agio.

Sono proprio cool. 😀

Con la vecchia game over non ci sarei mai riuscito.

Infilo gli occhiali da sole e mi sento ancora più cool! 😎

Arrivo al lavoro dopo 20 minuti. Solitamente, senza costrizioni nei paesi bassi, ce ne metto 12.
Poco importa sono comunque in perfetto orario.

Entro in sede e saluto i colleghi. Alcuni di loro si fermano a chiacchierare un po’.
Si lamentano come ogni lunedì mattina del fatto che sia lunedì mattina.

Poveretti, a volte mi fanno proprio pena.
Mi fermo comunque a sentire le loro inutili discussioni senza ascoltarli veramente.

Per loro è un fottuto lunedì come qualsiasi altro. Per me no!

Sento leggermente il peso della cintura. Le palle chiuse nell’anello. Immagino mia moglie che mi tiene per i testicoli.
Percepisco l’uccello intrappolato nella gabbia.

Nessuno di loro lo sa. Nessuno conosce la mia situazione, il privilegio della castità forzata a cui sono sottoposto.
Probabilmente se glielo dicessi manco mi crederebbero. Da fuori sembro normalissimo.

Quando Caio mi chiede: “Allora Crapa, come va oggi?”

La mia risposta non puo’ essere che: “Male, prevedo un lunedì proprio di merda.”

In realtà la giornata al lavoro non è andata tanto male, a parte un po’ di panico per sedermi
e la paura di farmi sgamare negli spogliatoi o nei bagni, è filato tutto liscio.

Ho lavoro come tutti gli altri giorni pensando perennemente alla mia adorata mogliettina.
La padrona dei miei orgasmi e non solo.
La mia sublime proprietaria.

Parlando del diavolo… nella pausa pranzo mi arriva un suo divino messaggio: “Ti sei accorto di cosa ti ho lasciato nella tasca destra del giubotto?”
Rispondo con un semplice: “No!”
“Allora controlla! Idiota.”

Corro a vedere cosa c’è. Trovo una busta chiusa. La informo immediatamente.

“Bene schiavo, ricorda che quella busta deve rimanere chiusa! Puoi aprirla solo in caso di emergenza.
Al suo interno c’è l’altra chiave della cintura!”

“Grazie mille mia regina.”

“Sono o non sono una Padrona troppo buona?”

“Buonissima Amore mio. Lei è la Key Holder più magnanima dell’universo!”

E mentro scrivo questo messaggio me la immagino così:

My Key holder.

FINE.

Game over 2.0 (prima parte)

QUANDO MENO TE L’ASPETTI IL CRAPA RITORNA

Sì lo so, siete tutti abbastanza sorpresi ma sono ancora vivo 😀

E’ da diversi mesi che non pubblico più niente ma ero molto (anzi, moltissimo) incasinto!

Ho avuto a che fare con svariate faccende e tutte avevano la priorità rispetto al blog.

Oddio, adesso non è che abbia tempo da vendere ma provo almeno ad aggiornarvi su come se la passano Crapa Pelada e la sua adorata consorte.

GAME OVER 2.0

Tutto iniziò con il mio ultimo compleanno.

Sinceramente non mi aspettavo niente di speciale da parte di mia moglie: eravamo indaffarati con il trasloco e non c’era proprio tempo per festeggiare il mio compleanno.

Inoltre non mi aspettavo assolutamente niente da parte della mia Padrona: ogni suo sorriso è già un grande regalo ed, in quanto schiavo, non devo, ovviamente, pretendere alcunchè neppure nel giorno del mio compleanno.

Tuttavia mi sbagliavo!

La sera del mio compleanno mi chiama: “Amore vieni qua. Ho qualcosa per te”

Mi precipito in cucina. Il suo sorriso illumina tutta la stanza e nelle mani tiene una scatolina.

Me la porge: “Ecco qua il tuo regalo!”

Quasi commosso la ringrazio e poi inizio ad aprire la scatola. Sono estremamente curioso di vedere cosa c’è dentro.

Trovo questa:

Game Over 2.0

La guardo un po’ sorpreso e poi lei mi chiede: “Ti piace?”

“Si certo!” e chi oserebbe dire di no?!

Rimango in piedi un po’ perplesso perchè di cinture di castità ne avevo già una.

Lei nota le mie espressioni, il mio spaesamento generale. Mi legge come un libro (sempre aperto per lei) e poi scoppia a ridere.

“Ahaahah sei confuso schiavo?”

Balbetto un “Sì mia padrona!”

“Immaginavo. Da oggi quella sarà la tua nuova cintura di castità. La chiameremo Game Over 2.0.”

Annuisco con la testa. Preferisco evitare di parlare o porre domande mentre mi spiega le cose.

Poi continua: “E’ di resina nera, è leggera e non ha un lucchetto ingombrante. Quindi è silenziosa e più comoda.”

Rispondo pressochè felice: “E’ proprio bella, grazie mille mia adorata Padrona.”

Mentre esce dalla cucina si gira a guardami (sto ancora contemplando tra le mie mani il nuovo regalo) e con il suo classico mezzo sorrisetto mi dice: “Vedrai tesoro che bello, la potrai indossare ovunque!”

Rimango pietrificato e le mie emozioni vanno dalla paura all’eccitazione con una spruzzatina di curiosità.

La mattina seguente mi alzo dal letto per andare al lavoro. Cerco di non fare rumore per lasciarla dormire visto che lei uscirà più tardi.

Mentre faccio per uscire dalla camera con passo felpato la sento rigirarsi nel letto e chiamarmi: “Mmm vieni qua!”

Eseguo e poi, sbadigliando, mi ordina: “Portami game over 2.0!”

Faccio anche questo. Lei comincia ad osservare i 4 anelli di grandezze diverse e poi ne sceglie uno. E’ il secondo più piccolo, diciamo quello medio-piccolo.

“Ecco mettiti questo, poi mettiti la nuova cintura, infine chiudila e lasciami la chiave sul comodino prima di uscire!

“Ma Amore (provo con le parole dolci per farle più pena) devo andare al lavoro e rimanerci per 8 ore.”

“E allora???”

La domanda è fake. Rispondo chinando umilmente il capo. Poi indosso game over 2.0 e le consegno la chiave.

Quando la appoggio sul suo comodino fa un leggero rumore metallico. Lei abbozza un sorriso sentendo quel suono e prima di riaddormentarsi mi dice: “Bene schiavetto, adesso puoi uscire e… buon lavoro. Coglione!” 😁

CONTINUA…

Cambiare lo smalto!

La scora settimana mi sono inbattuto, volontariamente, in una difficile situazione.

La mia adorata moglie, mentre legge un libro, se ne esce con una semplice ed innocua frase.

“Uffa lo smalto dei miei piedi è già tutto rovinato! Dovrei cambiarlo ma non c’ho voglia.”

Mi avvicino incuriosito e penso: forse sta cercando di dirmi qualcosa…

Ammiro per un attimo i suoi incantevoli piedini e poi, preso dall’iniziativa, le propongo: “Amore vuoi che te lo metta io lo smalto?”

“Mmm… no, meglio di no dai. Conoscendoti mi faresti un macello!”

Rimango sorpreso e spiazzato. Guardo con aria affranta le sue splendide estremità nonostante lo smalto veccchio e consumato.

Decido di non arrendermi e ci riprovo: “Beh, ricordati che ho un blog di disgni e sono feticista, non posso farti un brutto lavoro!”

“Si lo so ma non c’entra. Sai, innanzitutto, come si mette lo smalto?”

“Certo che si, ovvio! Ti prego fallo fare a me così puoi continuare a leggere in serenità.”

Le mie parole, in qualche modo, la convincono e alla fine cede: “Ok va bene, vai a prendere gli smalti e tutto quello che serve.”

Felice ed emozionato vado e prendo tutto: smalti, acetone, dischetti di cotone ect. Insomma tutto l’armamentario.

Torno e le faccio scegliere fra tre diversi smalti. Lei opta per quello color petrolio e poi mi metto ai suoi piedi e comincio.

Tolgo lo smalto vecchio con l’acetone. La cosa è abbastanza facile.
Poi mentre metto la base noto che lei è assorta nella lettura e tiene il piede bello fermo.

Finito il primo piede passo al secondo, dopodichè soffio sopra le sue dita per velocizzare i tempi di asciugatura.

Mentre faccio questa operazione mi eccito. Lui comincia a diventare rigido e mi viene voglia di succhiarle l’alluce.
Basterebbe poco, meno di mezzo centimentro…

Poi mi ricordo che le ho appena messo la base e lascio perdere.
Forse non sono del tutto un coglione 😀

Quando entrambi i piedi sono pronti comincio a mettere lo smalto.
Lo passo lentamente e con precisione cercando di non sbavarlo sulla pelle delle dita.

Lei continua a leggere. Ogni tanto mi osserva da sopra la copertina del libro.
Preciso che non mi sta controllando. Si fida, è tranquilla e questo mi fa molto piacere.

Poi passo all’altro piede, sempre con estrema delicatezza.
La cosa si rivela eccitante e romantica allo stesso tempo. Mi piace.

Quando finisco le chiedo un parere: “Amore allora come ti sembrano? Come sono venuti?”

Da dietro il libro, invece di rispondermi, mi chiede “Ma hai già fatto anche la seconda passata?”

Preso in contropiede rispondo: “No…” e poi aggiungo “… non ancora.”

“Allora falla! Controllerò dopo quando avrai finito tutto!”

Mi alzo e vado a fare una lavostoviglie mentre aspetto che lo smalto si asciughi.

Ritorno e comincio con la seconda ed ultima passata di smalto.
Sono molto emozionato e la mano mi trema un po’.
L’eccitazione, inoltre, non aiuta e non voglio certto rovinare tutto adesso che sono alla fine.

Cerco di stare calmo e concludo anche la seconda mano di smalto su entrambi i piedi.

Distolgo mia moglie dalla lettura per farle vedere il mio lavoro.

“Allora tesoro cosa ne pensi?”

Appena vede i suoi piedi appena smaltati la sua espressione cambia. In peggio.

“Ma cosa hai fatto?! Hai sbordato ovunque. Hai fatto un casino!!”

Poi si tocca le unghie con la mano e continua con il cazziatone: “Senti qua che roba, altro che unghie liscie. Sembra che abbia delle colline sopra.”

Cerco di giustificarmi in qualche modo: “Scusa amore se vuoi te lo tolgo…”

“No no lascia perdere, ormai il casino l’hai fatto. Lasciamole così, intanto, anche se fanno schifo!”

Con la coda tra le gambe me ne vado.

Ho fatto proprio una bella figura di merda e per i successivi tre giorni non riesco a pensare ad altro.
Tengo un profilo basso evitando di tornare sull’argomento.
Per fortuna facevo anche l’esperto ‘Oh si certo che te lo so mettere lo smalto’ e poi guarda come è andata a finire.

Il quarto giorno comincio a pensare che devo recuperare in qualche modo.
Con un filo di voce le chiedo se posso, almeno, toglierle lo smalto.

Con mia sorpresa mi risponde: “Si, mi sa che è meglio se lo togli!”

A quel punto prendo il coraggio a due mani e la supplico di farmi riprovare.

Scoppia a ridere: “Si così finisce come l’altra volta.”

Non ribatto ed abbasso la testa.

Forse il mio ‘vittimismo’ le muove qualcosa dentro.

“Però forse c’è un modo per tenerti concentrato mentre mi metti lo smalto…”

Rialzo la testa e la guardo con speranza. Pendo dalle sue labbra.

“Vai a prendere game over e, ovviamente, anche gli smalti!”

Eseguo con la devozione di uno schiavo che deve farsi perdonare dalla propria Padrona.

Quando torno lei è sul divano e mi ordina: “Mettiti la cintura, consegnami la chiave e poi siediti qui!”

Obbedisco in silenzio.

Lei intanto mette la chiave nella sua cavigliera e la indossa.

Subito dopo mi appoggia il piede sulla coscia e lentamente lo fa scivolare verso la cintura di castità.
Infine me la schiaccia con il tallone dicendomi: “Inizia a cambiarmi lo smalto! Vediamo se questa volta sarai più bravo.”

Piccolo incentivo!

Eseguo il mio compito con attenzione chirurgica.
Tolgo lo smalto vecchio, lo asciugo, metto quello nuovo (questa volta ha scelto il grigio) e lo rimetto.

Faccio tutto rimanendo concentrato. Sempre on focus. Game over mi aiuta a non andare in calore.

Infine aspetto che le unghie dei suoi piedi si asciughino mentre sono appoggiate sopra la gabbia dov’è rinchiuso il mio uccello.

Ad un certo punto lei controlla il mio lavoro e mi dice:

“Mmm…bene dai, questa volta hai fatto un bel lavoro. Bravo schiavetto mio.”

Finamente posso tirare un sospiro di sollievo.

Le sue parole mi rendono felice ed orgoglioso 🙂

FINE.

Film?

Lei: “Amore ci mettiamo insieme sul divano a guardare un film?”

Io: “Si certo, ottima idea.”

Lei: “Se farai il bravo lascerò scegliere a te.”

Io: “Grazie mille Tesoro!”

Dieci minuti dopo siamo in questa situazione:

‘Libera scelta’

…e se, per caso, il cursore si avvicina troppo alle locandine dei supereroi la sua pressione aumenta ed io opto repentinamente per qualcos’altro!

Fine 😅

Game over (English)

Day off. Nice! I can do everything I want. More or less…

I wake up, quietly, around 10 am and, always quietly, I make breakfast.
Then I eat, of course, with extreme quiet.
After breakfast I make another breakfast. No, I am joking. After breakfast I start to be more active.

Then I begin cleaning the house. It is not exactly a brilliant idea since I could lay on the sofa watching television or playing ‘Hustle castle’.
However the house needs a deep cleaning and I am simply doing those things each man should do when he shares a house with someone.

I am not helping my wife.
I am not serving my mistress.

I am just doing my part. Nothing more.

I start from the kitchen, tidying up and washing the dishes. Then to the living room and, at the end, I clean the floors (with Roomba’s help).

My wife is home. She is in her office, sitting at her desk. I think she is working.
She has heard me and she knows that I am cleanig the house. When I pass in front her office she looks at me and smiles. This is a good sign.

Maybe I could have a prize. Rumors in my head say that I have a good chance. Very well!
I go on with the cleaning and I get others 2 smiles.

Around 1pm I make lunch for both of us and while we are eating she tells me “Good job honey, you have been very efficient today.” I smile pleased.
Then she continues: “Sorry but I am very busy today, I must work a lot.”
I reply:” Do not worry my love, I was happy to do it and today I have free time.”
“Well…” she says ” then you could also wash these two plates and clean my office’s floor, specially underneath the desk…and maybe later I could reward you in some way.”

I do not let her repeat that . I get back to work more enthousiastic.
When the floor is dry we go to her office. She checks the work I have done and then sits at her desk.
“Yes, it is fine. It is easier to work in a clean room.”

I am dreaming while I am standing beside her. Waiting.
She turns to me and smiles.
“It looks like someone is waiting for a reward, right?”
“Eh yes, a bit, yes…” I try not to show too much my irresistible desire.

My face gets red.

She sees my uneasiness and laughs a little bit.
Then she continues:”Look, I have a lot of work to do but, since you have been a good boy, I grant you the permission to crawl under my desk to give me a foot massage.”

Yes. Great. I got my reward.
Her last words take me to paradise. One moment later, the fetish devils inside me are already throwing a mega party.
I am very excited.

I get on all fours to go under the desk but her voice, suddenly, stops me: “You can massage my feet while I work…but you must not bother me. Did you understand?
“Yes, of course my love, do not worry. I understand!”

My answer though, is too rushed. She understand that I am excited and only want to enjoy my reward. At the end, it does not sound too persuasive.
She stares at me from top and says:” You are only a slobbering dog.”
I make a happy smile, like if it were a compliment and immediately after, I get her new command.

“Go fetch game over!”

Puzzled and less happy, I obey her will.


“Well, slobbering dog, now put it on!”


I do it, perplexed and silent. In short, with the tail between my legs.
She, in the meantime, smiles mischievously and locks the chastity belt. She seems satisfied.

Then I thank my Mistress and crawl under the desk.

Ps. I start to massage her feet and, finally, I enjoy (so to speak) my reward.