INTRODUZIONE.
Rieccomi qua miei carissimi amici.
Per questa settimana (poi capirete perchè) ho deciso di tenere un breve diario per raccontarvi di come me la sto ‘spassando’.
Giorno per giorno vi terro’ aggiornati sulla situazione e magari, tempo permettedo, posterò anche qualche disegno.
La mia adorata moglie e padrona è partita oggi e mi ha lasciato a casa da solo.
E’ dovuta partire per lavoro e dovrebbe ritornare sabato, quindi tra una settimana.
Prima di iniziare facciamo, però, un piccolo passo indietro.
L’ultimo mese l’ho passato in castità. A volte indossando per diverse ore l’ormai famosa Game Over ed altre volte senza.
Fatto sta che, cintura o no, sono in astinena da 34 giorni.😢
Se chiedete a mia moglie sono in castità da un paio di giorni o al massimo una settimana, come si sa, le divinità hanno un’altra concezione del tempo e forse lei si basa sul fuso orario di Plutone.🤦♂️
Tuttavia, dopo questa lunga castità (‘campo minato & company’ scansatevi proprio) è arrivato il giorno della sua
partenza e non avevo la benchè minima idea di cosa aspettarmi.
GIORNO 1 (lunedì)!
Mi sveglio alla mattina e siamo già daccordo che l’accompagnerò al punto d’incontro dove ci sono i suoi colleghi che l’aspettano per partire.
Premessa: mi ha fatto dormire tutta la notte con la cintura di castità che è una cosa abbastanza rara ed insolita.
Mentre lei finisce di prepararsi io faccio colazione.
Dopo il caffè ricevo qualche ordine di routine: infila questo e quello nella valigia, queste altre cose nella borsetta, controlla che ci sia tutto ecc.
Appena finisco di aiutarla con i preparativi la guardo con aria un po’ triste e leggermente speranzosa.
Lei mi mostra la chiave magica. Quella di Game Over.
Poi dice: “Bene cucciolo mio, mi sa che è arrivato il momento di liberarti.”
Rispondo fiducioso e felice: “Eh si, credo che non sia una brutta idea.”
Lei, però, continua: “Certo anche perchè non potresti resistere un’intera settimana ingabbiato.”
Ed a questo punto arriva la mia malsana risposta: “Beh oddio…”
Lei, con un tono premuroso: “Ma devi anche andare al lavoro, guidare, dormire.”
Senza rendermene conto mi do una zappata sui piedi (anche se sarebbe più oppurtuno dire coglioni) e rispondo:
“Si ok ma è una cintuara di castità abbastanza comoda e poi, in caso di emergenza, c’è sempre l’altra chiave. Quella sigillata nella busta.”
Ecco, appunto. Masochismo puro mescolato con un alto tasso di coglionaggine.
Lei: “Ah si è vero!” poi, sorridendo e sventolandomi la chiave davanti agli occhi “Allora questa me la porto via io!”
Me ne esco con un semplice: “Si certo, va benissimo.”
Dopodichè lei conclude: “Ottimo! Adesso vai pure a caricare le valigie che poi mi farai da schiavo autista.”
Obbedisco e mentre l’accompagno in macchina mi sento un po’ confuso.
Non so se è lei che mi ha convinto a rimanere ingabbiato e se sono io che ho convinto lei.
Forse ha fatto leva sul mio orgoglio da marito sottomesso con quel ‘non potresti resistere’.
Forse sono io che mi sono lasciato inchiappettare da questa nuova sfida.
Sei giorni di fila indossando Game Over?
Qui si passa di livello.
Siamo su un terreno nuovo, tipo castità forzata 2.0.
Comincio un po’ a preoccuparmi e sono solo al primo giorno.😯
FINE.
PS. Per la cronaca. Dopo aver accompagnato la mia Padrona sono andato al lavoro.
Un disastro! Non tanto per la cintura ma perchè, oltre ad essere il classico lunedì di merda c’erano un macello di lavoro da fare ed ho dovuto fare anche due ore extra.
Ho pensato: ottimo, cominciamo proprio bene.
Che la mia Dea mi aiuti durante questa settimana.🤞